sabato 12 settembre 2009

BLOG PIANETA CIECAGNA.. Vita dura allo Stadio San Nicola di Bari

 
nostro commento in fondo
 
   
Superando.it del 01-09-2009

Vita dura allo Stadio San Nicola di Bari

Si tratta di quel gioiello architettonico progettato negli anni Ottanta da Renzo Piano e realizzato in occasione dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990 in Italia. Eppure, come denuncia la FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), in tale impianto l'accessibilità alle persone con disabilità motoria è quanto meno "condizionata". Viene dunque richiesto alle autorità istituzionali del capoluogo pugliese e a quelle sportive un tavolo tecnico, per rimodulare la fruibilità della struttura, ricordando anche che il rispetto delle normative di sicurezza e il mantenimento dell'ordine pubblico «non devono essere utilizzate come "pretesto" per creare ulteriori ostacoli o barriere»

BARI. È precisa e dettagliata la situazione esposta da Vincenzo Falabella, presidente della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), rispetto alla scarsa accessibilità dello Stadio Comunale San Nicola di Bari, in una lettera inviata al Sindaco, all'Assessore allo Sport e al Prefetto del capoluogo pugliese, oltre che al Bari Calcio, alla Lega Calcio di Serie A e al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).
Infatti, dopo avere evidenziato che «la FISH Puglia è stata costituita per favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità, incoraggiando la realizzazione di servizi territoriali finalizzati a migliorare la qualità della vita delle stesse persone e delle loro famiglie» e dopo aver fatto riferimento alla «Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal nostro Governo», la lettera intende sottolineare «la "condizionata accessibilità" e la poca attuazione delle norme minime di sicurezza e di ordine pubblico dell'impianto sportivo "San Nicola" di Bari, in riferimento sia al libero accesso sia all'individuazione degli spazi riservati alle persone con disabilità».

Nel dettaglio, Falabella puntualizza che «le persone con disabilità hanno accesso all'interno dello Stadio San Nicola esclusivamente dall'ingresso n. 7 (Curva Nord) che conduce nella parte superiore del primo anello. Qui, nelle aree comuni di transito, utilizzate per il deflusso dei numerosissimi tifosi che accedono in quella zona dell'impianto sportivo, sono stati incautamente individuati spazi riservati alle persone con disabilità motorie. Per raggiungere tali posti, la struttura è stata a suo tempo dotata di una "rampa" avente una percentuale di pendenza elevatissima, non conforme alle normative in materia, che ne impedisce il libero ed autonomo utilizzo da parte dei fruitori».
Tali situazioni, secondo il presidente della FISH Puglia, sono «pregiudizievoli non soltanto per le persone con disabilità che con i loro "ausili" occludono le vie di fuga in caso di pericolo», ma anche «per tutti i tifosi che occupano quella determinata zona dello stadio» e ciò «viola non soltanto le normative in materia di sicurezza ed ordine pubblico, ma anche e soprattutto gli articoli 9, 14, 17, 20 e 30 [rispettivamente quelli riguardanti l'Accessibilità, la Libertà e sicurezza della persona, la Protezione dell'integrità della persona, la Mobilità personale e la Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport, N.d.R.] della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità oramai da tempo ratificata dal nostro Governo e recepita dalla Regione Puglia».
«Alla luce di quanto sopra - è la conclusione della lettera - si rende necessario ed urgente un tavolo tecnico, al quale sin da ora questa Federazione presta il proprio assenso alla partecipazione, che valuti la possibilità di rimodulare la fruibilità della struttura, individuare spazi più sicuri, idonei ed accessibili da riservare alle persone con disabilità che vogliono assistere alle partite di calcio. Il tutto naturalmente nel pieno e totale rispetto delle normative di sicurezza e di mantenimento dell'ordine pubblico che devono necessariamente essere rispettate, ma non utilizzate come "pretesto" per creare ulteriori ostacoli e/o barriere».
Fin qui la situazione dello Stadio San Nicola di Bari - secondo quanto denuncia la FISH Puglia - un impianto, vale la pena ricordarlo, che venne costruito tra il 1987 e il 1990, per sostituire il vecchio Stadio Comunale della Vittoria, in occasione dei Campionati del Mondo di Calcio di Italia '90, su progetto del celebre architetto Renzo Piano, che diede alla nuova struttura il soprannome di "Astronave" per la sua inconfondibile forma estetica moderna. Ma altrove cosa succede? Lo chiediamo anche ai nostri Lettori, in un periodo che - com'è noto - coincide con l'avvio dei vari tornei di calcio professionistico, dalla Serie A alle categorie minori. (S.B.)

L'indirizzo della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) è fishpuglia@fishonlus.it.
 
 NOSTRO COMMENTO..
Sarebbe  troppo facile per noi fare dell'irnoia su renzo piano...un architetto che dovrebbe progettare tutto in piano..per fare onore al suo cognome.
Ma perchè un architetto così famoso non tiene conto dell'accessibilità?
Noi non crediamo per cattìveria, a meno che non  sia di una squadra non  pugliese.
Numerosi sono gli esempi di architetti famosi che si pongono sullo stesso piano di Renzo piano ,, per es. in piemonte la reggia di venaria nei giardini esterni non è un gran chè accessibile con le sedie a rotelle.
Perchè forse l'architetto deve stare con i piedi per terra e non solo nella sua creatività, infatti nel suo immaginare il mondo nella sua testa non si pone troppo il problema dell'accessibilità,  l'importante che lo stadio o altre opere siano belle e accattivanti.
Per chi ha problemi invece ad usufruire di questi spazi, l'opera dei maestri architetti, viene vista come un bel soprammobile posato nella città da guardare senza poterne fruire.
Quindi l'artista architetto ha fallito il suo compito , quindi ogni volta che un uomo che ha il potere di fare qualche cosa di buono e grande non tiene contodi tutti può passare alla facoltà dei falliti che li diamo l'attestato..

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Gli vietano il rally, fa lo sciopero della fame

 
 
NOSTRO COMMENTOIN FONDO.. 

La Nuova Sardegna del 08-09-2009

Gli vietano il rally, fa lo sciopero della fame

La disperata protesta di Francesco Cozzula, il navigatore ipovedente di Osilo che vuole correre la prova mondiale in Spagna.
Motivi di sicurezza, sostengono gli organizzatori. «Ma io ho una regolare licenza».
Il sardo ha corso 38 gare, di cui 5 iridate «Voglio una risposta»

SASSARI. Trentotto gare corse, cinque nel mondiale, non sono abbastanza. Gli organizzatori hanno vietato il rally di Spagna a Francesco Cozzula, il navigatore ipovedente di Osilo. Motivi di «sicurezza». E lui, dopo una protesta ufficiale, ha avviato lo sciopero della fame.
Non parla di discriminazione, ma zitto non sta. E ha spedito una lettera-denuncia al presidente nazionale della Csai, Angelo Sticchi Damiani, perchè intervenga in sede internazionale presso la Fia. Non ha avuto risposta e il tempo corre, i motori si scaldano. Al conduttore sardo non è rimasto altro che questo estremo tentativo per far sentire le sue ragioni.
Titolare della licenza di Navigatore Rallye H Disabile n. 222777 della federazione internazionale, Cozzula non può gareggiare in Spagnaper motivi di sicurezza: la commissione medica ha dichiarato pericolosa la sua partecipazione.
Così ha preso carta e penna per chiedere al massimo rappresentante della federazione italiana di intervenire. Ieri mattina Francesco Cozzula assisteva alle prove del Team Subaru sulla strada Tergu-Osilo, e si è detto fiducioso: «Sto attendendo con ansia una risposta. Ho la licenza Csai-Fia e non voglio credere che anche questa volta non mi facciano gareggiare. So che si sono mossi sia il segretario generale della Csai, Marco Ferrari, che i rappresentanti dei piloti nel comitato esecutivo della Csai, Serafino Ladelfa e Daniele Settimo. A breve avremo notizie e speriamo che siano buone. Al di là della partecipazione alla gara spagnola, voglio che questo problema, che per me non è un problema, venga risolto una volta per tutte. Se davvero è un problema di sicurezza è sufficiente che, se vengono richieste, ci sia la possibilità di poter effettuare delle ricognizioni aggiuntive”.
 
 
NOSTRO COMMENTO.. 
 Ma dai ragozzo mio..lo sciopero della fame per una cosa come questa è assurda.
 L'istituto dello scipero della fame  si attua in casi ben più alti, per esempio prima di andare al mare per diminuire la panza e tentare accoppiamenti estivi,oppure perrisparmiare centinaia di euro per un vestito nuovo per un matrimonio e quindi dimagrire per star dentro al vecchio completo.

 

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lunedì 7 settembre 2009

Collaborazione con il tuo sito

Buongiorno,

Sono Gabriele Rimoldi, webmaster di www.learnsports.com e mi occupo di SEO (ottimizzazione di siti web).

Sono qui per proporle uno scambio link perchè è la maniera principale con cui Google e altri motori di ricerca "rilevano" un sito e innalzano la sua posizione in graduatoria per visibilità e popolarità.
Nostro scopo è di raggiungere le migliori posizioni nei motori di ricerca.

Le offrirei link dalle homepage di siti come:
http://www.easyporting.com/
http://www.dacapopressmusicbooks.com/
http://www.96fly.com/

in cambio lei mi darebbe link diretti a nostri siti di giochi online.

La collaborazione è a titolo completamente gratuito ed è vantaggiosa per entrambe le parti.
Non si guadagnano soldi, ma lo scambio accresce la popolarità e la visibilità dei siti coinvolti nei motori di ricerca.

Saremmo lieti scambiare uno o più link con il vostro sito http://blogciecagna.blogspot.com

Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Grazie dell'attenzione,

Gabriele Rimoldi

If you don't read Italian: this message is a link exchange proposal for online gambling and gaming websites.
If you're interested in exchanging links for websites in other languages, feel free to reply as well.

Thanks and Regards,
Gabriele