venerdì 29 maggio 2009

napoli

 

NOSTRO COMMENTO IN FONDO

 


A Napoli i non vedenti diventano cronisti da strada

Si profila come una novità nel campo del giornalismo moderno quanto avviato a Napoli, grazie a un accordo tra l'UIC e l'associazione New Bigol, nata con l'obiettivo di formare tra i giovani una serie di "cronisti di strada". Si tratta infatti della prima agenzia giornalistica di persone non vedenti che verrano anch'esse istruite per diventare a tutti gli effetti cronisti di strada

È stato firmato la scorsa settimana, presso l'UIC di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), un protocollo d'intesa tra il presidente della stessa associazione Giovanni D'Alessandro e la direttrice dell'associazione New Bigol Cristiana Barone, alla presenza di Pietro Piscitelli e Stefano Sportelli, rispettivamente presidente regionale e dirigente nazionale dell'UIC.
Oggetto dell'accordo la costituzione della prima e unica Press Agency giornalistica di persone non vedenti, che saranno istruite per diventare a tutti gli effetti "cronisti di strada". L'iniziativa - novità assoluta nel campo del giornalismo moderno, coinvolgerà ragazzi non solo della Campania, ma anche della Puglia e di altre Regioni, che man mano si coordineranno con l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
L'Associazione New Bigol - che si avvale del patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, dell'Assostampa, dell'Ufficio Regionale Scolastico, del Polo delle Scienze Umane e Sociali dell'Università Federico II di Napoli, dell'Università Parthenope, della Polizia di Stato, del Ministero di Grazia e Giustizia, del Comune, della Provincia di Napoli e della Regione Campania - ha dato vita tra l'altro al progetto denominato Le strade del giornalismo: cronista di strada e di nera, con l'obiettivo di formare la figura del "cronista on the road".
L'iniziativa, indirizzata agli studenti di ogni grado, si articola su lezioni teoriche e seminari pratici, retti dalla già citata giornalista professionista Cristiana Barone.

NOSTRO COMMENTO..

Già immaginiamo come la camorra sarà contenta, giornalisti ciechi, o ipovedenti, che magari intervistano il palo che sorveglia la banca mentre i suoi complici la stanno rapinando.

Oppure mentre i cronisti ciecati intervistano il fruttivendolo del rione, di fianco a loro spacciano droga e loro non se ne accorgono, magari durante il reportage sull'immondizia, gli scaricano le eco balle a due metri  mentre loro diranno "nonostante il cattivo odore le autorità ci hanno assicurato che la monnizza non è più  presente in città..".

Comunque ragazzi auguri, forse siamo solo invidiosi..

 

martedì 26 maggio 2009

Il malessere dei ciechi e degli ipovedenti italiani ha raggiungo il livello di guardia

nostro commento in fondo 

Il malessere dei ciechi e degli ipovedenti italiani ha raggiungo il livello di guardia

ROMA. L'Assemblea dei Quadri Dirigenti dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, riunitasi a Tirrenia (PI), ha deciso di indire una mobilitazione generale e di assumere ogni forma di protesta, a partire dal 28/05/09 fino a quando non troveranno accoglimento le richieste contenute nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio.

La lettera aperta a Silvio Berlusconi, denuncia lo stato d'animo dei ciechi e degli ipovedenti italiani che si sentono abbandonati dal Governo e dal Parlamento. E Tommaso Daniele, presidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, rinnova le richieste dell'Associazione, inascoltate da oramai troppo tempo: L'approvazione del disegno di legge riguardante il servizio civile che preveda una speciale attenzione per i progetti aventi per oggetto l'assistenza ai disabili gravi e gravissimi. L'attuazione della legge 69 del 2000, che stanzia risorse per l'assistenza scolastica ai minorati sensoriali, inattesa da oramai 9 anni a causa della mancanza di un regolamento attuativo (il Ministero dell'Economia si ostina a dare parere negativo alla bozza di regolamento, predisposta dalla Pubblica Istruzione).

L'iscrizione all'ordine del giorno di una proposta di legge che preveda l'equiparazione dell'assistenza fornita dalle associazioni dei disabili piu' rappresentative alle attivita' dei patronati; 4. Il recupero dei tagli ai contributi erogati dallo Stato all'Unione e ad altri enti erogatori di servizi per i ciechi e gli ipovedenti, contributi che gia' hanno perduto il loro potere di acquisto a causa dell'inflazione, e ora vengono ulteriormente decurtati di circa un terzo per effetto della riduzione della spesa pubblica.

L'Unione si legge in una nota - pur in presenza di una crisi economica oggettiva del Paese, non puo' rimanere inerte di fronte ai no del Governo, perche' la soluzione dei problemi passa in un caso attraverso l'impegno di pochi spiccioli, negli altri attraverso il costo zero per la finanza pubblica. I ciechi non hanno mai chiesto e non chiedono la luna. Ma ora hanno bisogno di risposte. E di giustizia. 
 
 
Nostro commento.
Ma guarda un pò! E' finito l'effetto del sonnifero,dopo nove anni di  inutili tentattivi per migliorare alcune   tematiche che ci stanno a cuore, ETERNIT con un tempismo perfetto, in un momento in cui il globo è in affanno  e che dei disabili non gliene frega niente a nessunofinamente battiamo  un colpo.
 Provate a chiedere ad un cieco  COME se la cava a girare per la città, oppure come se la cava a scuola, oppure che opinione si sono fatti i genitori sull'integrazionedei loro figli disabili visivi.
A A  parte iniziative particolari  e lungimiranti a macchia di leopardo tutto i resto è deserto.
 tempo fa è uscito un libro che si poneva il problema di come  un bambino nato oggi,  avrebbe affrontato la sua vita fra vent'anni.
    La  risposta non è stata consolante.La nostra preoccupazione è che adesso non ci darà retta nessuno il governo deve governare una crisi mondiale, cosa vuoi che gliene freghi di tutelare categorie che  bene o male hanno un minimo di garanzie?
I votanti che stanno perdendo il lavoro o che stanno per finire su una strada  quindi ne va della  pace sociale avranno la priorità come èè giusto che sia.
Anche le risorse finanziarie naturalmente non potranno essere distratte da altro. 
non è certo una  manifestazionuccola come questa che potrà risollevare le sorti  dei nostri problemi.
La soluzione    si doveva trovare cammin facendo,in modo da non far accumulare troppi arretratidifficili da recuperare. 
I nostri boss  invece di fare tanti bei viaggi inb europa e in giro per il mondo dovrebbero monitorarequesti argomenti e cercare di far progredire le questione gradualmente non a strattoni.Raddrizzare una moto caduta in una scarpata è più difficile che farla viaggiare piano ma in maniera costante.

lunedì 18 maggio 2009

Gara di pesca per ipovedenti

NOSTRO COMMENTO IN FONDO..
 
 

La Nazione del 15-05-2009

Gara di pesca per ipovedenti

SIGNA - SPORT e solidarietà domani, a Signa, con la gara di pesca per non vedenti e ipovedenti. La manifestazione, unica nel suo genere, è organizzata dal Lions Club Le Signe, con il patrocinio del Comune e in collaborazione con il Club Amici della Pesca e l'Arci Pesca di Firenze. L'appuntamento è alle 15, quando ai laghi La Bozza arriveranno i partecipanti, giunti da tutta la Toscana e da molte altre regioni d'Italia. Alle 15,30 prenderà il via la vera e propria gara di pesca alla trota, che si concluderà alle 18,15 con la proclamazione dei vincitori. «Quest'anno festeggiamo la nona edizione del raduno hanno spiegato il presidente del Lions Club Le Signe, Luca Biagini, e l'organizzatore dell'evento, Sergio De Cesaris con un numero crescente di adesioni. Il prossimo anno speriamo di creare un vero e proprio campionato regionale di pesca per non vedenti e ipovedenti».  
 
NOSTRO COMMENTO.
Pensa quante risate si faranno le trote,  spunteranno a  pelo d'acqua facendo la pinna media alla faccia di sti ciecati.
Ma poi non si capisce perchè bisogna farla tanto lunga per pescare pu essendo ipovedenti o ciechi!Non è che bisogna cambiare le regole della natura per praticare la pesca.
Bisognga solo arrivare nel luogo di pesca, magari con amici o conoscenti che vanno a pesca, senza farla tanto lunga.Le carpe si sonogià riunite in riva alla spiaggia  per prendere il sole di fianco ai ciecati  e mangirsi le esche senza problemi...
 

lunedì 11 maggio 2009

L´arte del video insegnata ai non vedenti

nostro commento         
 

L´arte del video insegnata ai non vedenti

Il progetto, unico nel suo genere in Italia, si concluderà con la produzione di alcuni spot TV

TRENTO - Inizia oggi il nuovo progetto di Format "Immaginare il mondo" dedicato sì al video e dintorni, ma rivolto a un gruppo di persone non vedenti. Un'avventura all´apparenza paradossale ma assolutamente possibile - unica nel suo genere in Italia - nata in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi. Il progetto si articola in otto incontri di due ore ciascuno, durante i quali verranno affrontati gli argomenti principali del linguaggio e della scrittura cinematografica. L´obiettivo è quello di mettere in relazione due mondi che sembrano essere, in apparenza, distanti e inconciliabili. In effetti, tradizionalmente, il cinema viene inteso come un'arte della quale sembra possano beneficiare solo le persone che hanno ancora la possibilità di "vedere" il mondo che li circonda. La scommessa è invece quella di avvicinare questi due universi e permettere così anche ai non vedenti di raccontare le proprie storie condividendo la propria immagine del mondo con ch iunque. Gli argomenti (sceneggiatura, costruzione di una storia, linguaggio cinematografico) verranno affrontati sperimentando tutte le vie alternative al senso della vista e verrà inoltre fornito materiale realizzato con la scrittura braille. Al termine del progetto i partecipanti scriveranno le sceneggiature di alcuni spot che verranno successivamente girati proprio con la collaborazione dei corsisti. A questa prima parte seguiranno ulteriori fasi che permetteranno di creare un progetto più ampio e dinamico dedicato all'educazione e alla sensibilizzazione rispetto al tema della cecità. Parallelamente al corso e alla produzione degli spot verrà girato un documentario che racconterà l'esperienza e i suoi risvolti. Entrambi i prodotti potranno essere affiancati alle campagne di sensibilizzazione sul tema della cecità e potranno accompagnare le attività che normalmente l'Unione ciechi svolge. Realizzando questo progetto Format rilancia la questione dell'integraz ione e vuole porsi come centro di formazione per tutti gli utenti, senza limiti di alcun tipo. 
 
nostro commento.. 
Iniziativa interessante, tanto i ciecati che girano un video non possono guardare la schifezza che eventualmente hanno prodotto.
Inoltre il vantaggio che i falsi invalidi possono portare l'attestato del corso per eventuali pedinamenti dell'inps.