giovedì 17 dicembre 2009

Finti ciechi, scandalo infinito ora Alaio annuncia rivelazioni

 

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 La Repubblica del 13-12-2009

Finti ciechi, scandalo infinito ora Alaio annuncia rivelazioni

Il politico ha avvisato la Municipalità prima dell´arresto.
La moglie greca lavora in Regione nello staff di Passariello (Anticamorra)

NAPOLI. Dopo sessanta arresti, lo scandalo dei finti ciechi è solo alle prime pagine. Il politico di centrodestra Salvatore Alaio sarà interrogato oggi in carcere, il pm Graziella Arlomede ha presentato richiesta di convalida. È probabile che non risponda. Ma il suo silenzio è momentaneo. Nella visita alla I Municipalità, venerdì alle 12.30, nove ore prima di essere bloccato dai carabinieri a Materdei, confidava negli uffici di impiegati e dirigenti che presto avrebbe rivelato la verità. Almeno, la sua verità. «Se mi arrestano, parlo». Nell´intervista a "Repubblica" sostenne di essere pulito e di non aver intascato un soldo, anzi sperava di precedere l´arresto offrendo spontanee dichiarazioni alla magistratura. Sapeva che alcuni degli arrestati avevano fatto il suo nome. Si erano avvalsi della facoltà di non rispondere invece gli altri, difesi in gruppo da tre avvocati, scelto uno per ogni strada del Pallonetto.
Alaio è considerato il regista della truffa da oltre un milione di euro, teneva per sé gli arretrati, ai falsi ciechi lasciava intatta solo la pensione mensile. Avrà avuto dei complici. Quelle quattro parole («Se mi arrestano, parlo») rendono tutto e niente. Può essere una banale frase di routine o una minaccia. E se lo è, chi teme le sue rivelazioni?
Si sono conclusi per gli altri 59 arrestati gli interrogatori di garanzia del gip Ludovica Mancini, con il pm Giuseppe Noviello. L´indagine del pool "reati contro la pubblica amministrazione", diretto da Francesco Greco, prosegue in tre direzioni. Quali altri personaggi si nascondano dietro Salvatore Alaio, il 35enne consigliere di Chiaia-San Ferdinando-Posillipo, alla terza elezione con consensi record, 1912 voti. Quale sia stata l´attività del Caf, centro di assistenza fiscale del politico, in piazzetta Salazar, tra Pizzofalcone e Pallonetto di Santa Lucia, dove Alaio era una calamita di voti per sé e per i suoi leader.
Alaio era nelle file Alfredo Vito, quando subentrò da primo dei non eletti a Mario Marrandino, un consigliere scomparso, tra il ‘97 e il ‘99. Nel 2001 e 2006 ha stabilito il primato con valanghe di voti. Prezioso l´aiuto in campagna elettorale a Luciano Passariello, presidente della Commissione anticamorra della Regione. Significativo, ma senza alcun profilo giudiziario, un dettaglio: nello staff di Passariello c´è Alexandra, moglie greca di Salvatore Alaio, da Metronapoli e trasferita "per comando" alla Regione, proprio alla Commissione anticamorra.
Nella Municipalità due i dirigenti in grado di fornire chiarimenti. Teresa Vitale e Gennaro Sacco hanno avuto contatti con Salvatore Alaio. Proprio la Vitale ebbe i primi dubbi sulle false pensioni per invalidità, leggendo la strana lettera di un Comune della provincia di Mantova. Con Gennaro Sacco il consigliere arrestato aveva ottimi rapporti.
Il presidente della Municipalità, Fabio Chiosi, Pdl, ha confermato che Alaio passò dal suo partito subito agli indipendenti. Alaio non ottenne la vicepresidenza. Dice oggi Chiosi, che girò i sospetti di Teresa Vitale all´avvocatura del Comune, quindi alla Procura: «Si dimostra come nella nostra Municipalità ci sia massima trasparenza. Magari vi fosse lo stesso rigore altrove. Per il resto, massima fiducia nei magistrati». Con il pool di Greco indagano i carabinieri di Posillipo, guidati dal comandante Tommaso Fiorentino. Alaio sarà sospeso dal prefetto Alessandro Pansa. Primo dei non eletti è l´avvocato Alessandro Librino 
 
NOSTRO COMMENTO.. 
 
Noi non capiamo perchè questi italiani sono sempre mal pensanti, sempre a dire che è tutto un magna magna!
Guardate che esempio di trasparenza e onestà da un funzionario pubblico. pure eletto,anche un cieco vedrebbe che è tutto a posto.
Tutti questi infami accusatori in gatta buia devono andare.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà all'accusato, che come minimo dovrebbe fare carriera ed essere difeso, almeno lui le promesse le mantiene, aveva detto vi sistemo e li ha sistemati....

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