giovedì 10 dicembre 2009

Truffa dei finti ciechi: sparito il politico. "È un infame, tutto il quartiere lo cerca"

 NOSTRO COMMENTO IN FONDO... 

Truffa dei finti ciechi: sparito il politico. "È un infame, tutto il quartiere lo cerca"

Pallonetto di Santa Lucia, dopo la retata è braccato un consigliere della Municipalità. Le rivelazioni del presidente Chiosi

NAPOLI. Ma dov´è? «Se non è scappato in Spagna o in Brasile, lo troviamo. Noi o i carabinieri, vediamo». Bastano la domanda e uno sguardo d´intesa per scoprire la rabbia del Pallonetto di Santa Lucia. Era la roccaforte dei vecchi contrabbandieri, uomini d´onore che sfidavano la legge e il mare. Dall´alba di lunedì è il rione dei finti ciechi, 44 donne tra i 56 agli arresti domiciliari, ma più che della retata si sentono umiliati dall´ingenuità. Si sono fidati troppo del politico che raccoglieva valanghe di voti e soldi offrendo pensioni di invalidità. È braccato dai suoi elettori.
È il secondo giorno. Nella piazzetta, il solito gruppo davanti alla statua di Padre Pio, grigia di ghisa, ma ieri con i fiori freschi. Il nome del politico è ancora coperto, ma si sa molto di più su questo strano faccendiere, che per tutti ora è "O´ Nfamone". Un traditore, perché? «Ha abusato della buonafede della povera gente. È stata la nostra miseria a farlo ricco». A chi gli chiedeva posti di lavoro, offriva una pensione di invalidità, soldi facili e puntuali. Per sé tratteneva gli arretrati. Mica poco. Fino a 18 mila euro per pratica. La pensione oscillava tra i 427 euro e i mille, dipendeva dal nucleo familiare.
Cominciano gli interrogatori di garanzia, il gip Ludovica Mancini con il pm Giuseppe Noviello saprà abbastanza. Sono tutti pronti a fare i nomi. Ed è chiaro perché. I finti ciechi dovranno restituire tutto: le mensilità prelevate ma anche gli arretrati, «ma quelli li ha presi O´ Nfamone e solo lui li può dare», si ribellano padri e mariti delle donne arrestate. Le voci del rione riferiscono che il registra della truffa è un consigliere della Municipalità, «uno che contava». Uno dei 19 di maggioranza, quindi. Sono 15 del Pdl, uno di Udc e Udeur, due indipendenti. Il Pdl ha registrato consensi record al Pallonetto. «Uno che abitava da queste parti, non si vede più, dicono che ha comprato una bella casa, ma da un´altra parte».
Un consigliere, ma chi? Il presidente della Municipalità è Fabio Chiosi, Pdl. Risponde dalle Dolomiti. «Posso dire come è stata scoperta la truffa, ma non so niente del politico, se c´è lo sanno i carabinieri». La procedura precede un "verbale di riconoscimento" dell´Asl, sezione 52, "commissione unica" per i ciechi. L´Asl per posta invia il verbale alla Municipalità che dopo una breve istruttoria emette il "decreto di pensione". Lo affida all´Inps. L´imbroglio è nel secondo passaggio. Alla Municipalità arriva un falso "verbale" dell´Asl.
Racconta Chiosi: «Ci arrivò una richiesta di informazioni dal Comune della provincia di Mantova per un cieco di Napoli. La dirigente della sezione Teresa Vitale si insospettì. Me ne parlò. Mandammo una informativa all´avvocatura del Comune di Napoli, che la girò alla Procura. Non ci siamo fermati. Abbiamo controllato i registri. I numeri di protocollo non coincidevano. Siamo andati avanti. Abbiamo chiesto informazioni all´Asl su un caso strano. Sorpresa. arrivano due risposte dall´Asl. Una: "il verbale non è nostro". L´altra: "il verbale è nostro, tutto a posto". Il minimo, informare i carabinieri». Ha indagato il comandante di Posillipo, Tommaso Fiorentino che lunedì dopo la retata ha esteso al suo gruppo di detective i complimenti del comandante regionale, Franco Mottola. L´inchiesta, diretta dal pool di Francesco Greco, "reati contro la pubblica amministrazione", va avanti. Le voci del rione e le rivelazioni di Chiosi anticipano la nuova fase. Ecco, sono da s coprire il politico che offriva le pensioni in cambio di voti e quota-arretrati, poi i complici negli uffici di "Asl sezione ciechi" e Municipalità, che potrebbe costituirsi parte civile. «Contro chiunque, anche se c´è qualcuno del mio partito. Per noi la legalità non è una parola astratta, e l´abbiamo dimostrato». (a.c.)
 
 
NOSTRO COMMENTO.
 
Ragazzi siete forti a Napoli, adesso il problema è beccare l'infamone, mica chiedere scusa e preoccuparsi della legge infranta.
I carabinieri secondo noi , non devono sforzarsi molto, l'importante è seguire qualcuno degli accusati, che prima o poi beccherà l'infamone.
Comunque un consiglio tecnico: ma perchèè avete scelto la cecità? E' più facile mascherare uno zoppo, una persona su sedia a rotelle, ogni tanto ti alzi per darti una scgranchita, oppure ti travesti quando devi camminare, i carabinieri ci mettono un pò di più a beccarvi.
Quindi la prossima volta non fatevi accecare dall'avidità, siate più furbi e soprattutto da scafati e fatalisti napoletani ma come fate a fidarvi di un politico?
Non ci sono  più i napoletani di una volta!

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