sabato 22 novembre 2008

metro milano

NON VEDENTI E ATM. Cittadini senza diritti
15-11-2008
Il Corriere della Sera

Lettere al Corriere della Sera

Da quando la mia diagnosi è morbo di Behcet, si è avverato quello che mi avevano detto i medici: sono entrato nel buio profondo. Grazie alla mia famiglia che mi ha dato la forza di reagire, e grazie all'Unione italiana ciechi, ho frequentato la scuola da centralinista e ho imparato a leggere e scrivere il braille. Da cieco ho fatto tanti sport a livello amatoriale, alcuni anche pericolosi, come lanciarmi da cinquemila metri: senza paura. Lungo la strada che mi porta al lavoro trovo ostacoli di ogni genere: non mi sono mai lamentato. Però di una cosa mi indigno: nella civile Milano quando sono sul marciapiede della linea 2 nessuno annuncia la direzione del metrò. L'Atm dovrebbe mettere fine a questo disagio per tutti i non vedenti che devono chiedere: scusatemi, c'e qualcuno, che può dirmi in che direzione va questo treno? Considerando che sullo stesso binario transita il metrò per Gobba, per Gessate e per Cologno.
Quando le mie orecchie sentiranno l'annuncio della direzione del metrò, chiamerò l'Atm e gli griderò a nome di tutti i ciechi, grazie grazie grazie.

NOSTRO COMMENTO..

Ragazzo mio sbagli di grosso a ringraziare. Ringraziare un paio di…rotaie! L’azienda dei trasporti milanese deve farlo per legge, perché deve rendere accessibili i trasporti a tutti ed in particolare a chi ha disabilità sensoriali. Quindi ti consigliamo di rompere le banane all’unione ciechi di milano, perché deve provvedere facendo pressioni  sul’atm, invece di occuparsi di cose con meno impatto pratico.

Quindi niente grazie al massimo andatevela a prendere nella metropolitana!

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