giovedì 20 novembre 2008

pesca che passione..

Pesca accessibile, arrivano i corsi per non vedenti
11-11-2008
Redattore Sociale

Iniziativa dell'associazione ''Caccia grossa'' di Pescara. Umberto Nosenso, istruttore: ''Cominciare con i non vedenti è una provocazione perché vogliamo far capire che la pesca è accessibile a tutti i disabili''

PESCARA - Un corso di pesca per non vedenti. L'iniziativa è di "Caccia Grossa" associazione no profit di pesca sportiva nata a Pescara nel 2006, con sedi a Roma, Ascoli, Rieti, Frosinone, unica a proporre incontri e corsi gratuiti a persone con handicap. L'idea è venuta al presidente Daniele Di Girolamo e a Umberto Nosenzo, disabile da oltre trent'anni appassionato di questo sport, durante il quarto meeting "insieme a pesca", manifestazione sportiva e sociale cui partecipano esperti pescatori, professionisti, semplici appassionati, in compagnia di ragazzi e ragazze con disabilità fisica e mentale. "Di tutte le esperienze che ho fatto come pescatore - racconta Umberto - è la prima volta che mi capita di incontrare un'associazione di pesca sportiva così sensibile alla disabilità".
Umberto a ottobre è stato invitato a partecipare al meeting come istruttore per disabili: "La manifestazione mi ha commosso, ho assistito un ragazzo con disabilità psichica che, con i miei consigli, è riuscito a pescare tre trote". Da quest'esperienza  è nata l'idea di fare un corso gratuito di addestramento alla pesca per disabili, "cominciare con i non vedenti - precisa - è una provocazione perché vogliamo far capire che la pesca è accessibile a tutti i disabili. Ovviamente - aggiunge - i corsi possono essere dedicati a down, paraplegici, a chi è affetto da distrofia muscolare". Le tecniche cambiano a seconda della disabilità, ma Umberto assicura che a tutti disabili è permesso pescare. Da dieci anni vive su una sedia a rotelle e lanciare un'esca piombata pesantemente a volte non è cosa facile, per questo ha inventato una specie di fionda che permette di lanciare a distanza di centinaia di metri. Una tecnica utilizzabile sia da persone con problemi motori sia da non vedenti.
L'opportunità di un corso per disabili è data da "Caccia Grossa", che in soli 23 mesi di operatività ha organizzato 4 giornate di pesca insieme a ragazzi disabili. A ottobre, sportivi, appassionati, esperti si sono trovati a L'Aquila per pescare trote, in compagnia di circa ottanta giovani con diverse disabilità. Nel giugno scorso una manifestazione simile venne organizzata a Piazza Salotto, il centro di Pescara, dove l'associazione allestì una minipiscina di circa 4 metri di diametro con dentro 100 chili di trote salmonate da 6 etti a 1 chilo. In quell'occasione parteciparono una sessantina tra ragazzi e ragazze diversamente abili e bambini dai tre anni in su. "La pesca - conclude Umberto - rappresenta uno strumento di integrazione per i disabili. Non vogliamo creare un ghetto, ma dare uno strumento in più di socialità e partecipazione in uno sport a cui tutti possono accedere". Per quanti fossero interessati a partecipare al corso di pesca, si può visitare il sito dell'associazione www.cacciagrossa.net.

(lc)

NOSTRO COMMENTO

I pesci se ne fregano dei pescatori ciechi, spuntano dall’acqua e ci fanno le corna, tanto non ci vediamo…anche loro ne approfittano, ma ecco talpa che si butta in acqua e li mangia crudi, pipistrello stufandosi di stare ore a non pescare niente ordina delle triglie via internet, fanale si è addormentato al sole e viene ricoverato ai grandi ustionati.

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