sabato 8 marzo 2008

DIMENTICATO IN AEREO

Da: PressBarriere [lettura.agevolata@comune.venezia.it]

Inviato: giovedì 6 marzo 2008 17.07

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Oggetto: Disabile 'dimenticato' sull'aereo [sannio on line]

 

PressBarriere anno V / n. 201

 

Disabile 'dimenticato' sull'aereo

 

06-03-2008

sannio on line

 

NAPOLI - "E' una vergogna, se mi consente". La 'vergogna' è rimanere bloccato, su una sedia a rotelle, per oltre cinquanta minuti, a bordo di un aereo, e accorgersi, con grande amarezza, di essere stato dimenticato, letteralmente dimenticato.

A vivere questa incredibile disavventura è stato, suo malgrado, Michele, un pensionato di Benevento, che venerdì scorso, per tornare a casa, da Milano 'Linate', ha preso, come ovvio, un aereo della compagnia 'Meridiana' Arrivo previsto a Napoli 'Capodichino' alle 15, poi spostato alle 16 a causa dei sessanta minuti di ritardo accumulati nella partenza dal capoluogo lombardo.

A questo quadro, però, bisogna aggiungere un particolare importante: Michele è costretto su una sedia a rotelle. E per casi come questo, negli aeroporti è previsto un servizio di assistenza ad hoc, con tanto di carrello elevatore, per consentire al passeggero di salire e di scendere dal velivolo.

A Napoli, però, questo servizio, venerdì scorso, è stato 'congelato', passateci il termine. Eppure, all'andata, quando Michele dal capoluogo partenopeo era salito a Milano, tutto aveva funzionato regolarmente. Al ritorno, invece, il sistema è andato in tilt... Difatti, dopo l'atterraggio - avvenuto, come detto, con un'ora di ritardo -, Michele, accompagnato dalla moglie, è rimasto per oltre cinquanta minuti sull'aereo, senza che nessuno attivasse la procedura per consentirgli di scendere. Tutto questo, peraltro, mentre il figlio era in aeroporto ad attenderlo...

Solo il comandante, rimasto sull'aereo - probabilmente in attesa di compiere le operazioni di rifornimento, prima di un nuovo viaggio -, si è accorto della presenza di Michele. Come detto, lo avevano letteralmente dimenticato. E questa convinzione è stata rafforzata anche dai toni durissimi utilizzati dal comandante nel contatto cogli uomini della strutture aeroportuale di Napoli. Questi ultimi, sollecitati anche dal figlio di Michele, sono dovuti correre letteralmente ai ripari, consentendo a Michele e alla moglie di scendere finalmente dall'aereo.

Oltre cinquanta minuti di attesa, oltre cinquanta minuti da 'pacco' dimenticato in un angolo. "E' una vergogna", ripete Michele. E questo concetto è stato chiarito anche nella formale protesta rivolta alla struttura che gestisce l'aeroporto di Capodichino, facendo riferimento a "come 'funzionano' le cose nel nostro amato Belpaese".

Da segnalare, a questo proposito, la risposta arrivata dalla 'Gesac spa', ovvero l'azienda che gestisce l'aeroporto internazionale di Napoli. E, in sostanza, dalla 'Gesac', rispondendo alle legittime rimostranze di Michele, hanno spiegato che "il servizio di assistenza per l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri diversamente abili è responsabilità della compagnia aerea".

 

NOSTRO COMMENTO..

Allora come ve lo dobbiamo dire, statevene a casa non andate in giro e poi anche in aereo, ma dove si è mai visto che una persona su sedia a rotelle debba andare a milano per affari suoi. Di solito stanno a casa a piangersi addosso. E poi noi avremmo aspettato di sapere la nuova destinazione dell’aereo, magari andava alle MALDIVE, PENSA CHE COLPO PER LA STRUTTURA DI NAPOLI  PREPOSTa  ALLO SBARCO DELLE PERSONE CON SEDIAa RUOTE: BUONGIORNO, SONO IL VIAGGIATORE CHE DOVEVA SBARCARE A NAPOLI QUATTRO ORE FA, SONO FINITO ALLE MALDIVE, VENITEMI A PRENDERE, INTANTO MI FACCIO UN FINE SETTIMANA A SPESE VOSTRE!”

 

 

 

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