domenica 16 marzo 2008

maremma metropolitana


 

Milano, inaccessibili 17 stazioni metropolitane della linea rossa
12-03-2008
Redattore Sociale

Giovanni Merlo, direttore della Lega per i diritti delle persone con disabilità: ''Anche quando c'è il montascale è spesso fuori servizio. Il Comune non ha neanche un piano per l'abbattimento progressivo delle barriere''
 
MILANO - Quasi la metà delle stazioni delle linee 1 e 2 della metropolitana milanese non sono accessibili ai disabili in carozzella. 17 stazioni della linea rossa (su 39) e 14, di cui 12 nel tratto extraurbano, della verde (su 31) non hanno infatti né ascensori né montascale. È da vent'anni che le associazioni dei disabili protestano e raccolgono firme. Ora se ne occupa anche il difensore civico di Milano, Alessandro Barbetta, che nella relazione 2007, presentata questa mattina a Palazzo Marino (vedi lancio precedente; ndr), ci dedica un capitolo, chiedendo al Comune, azionista di maggioranza dell'Atm, di abbattere le barriere architettoniche. "Pur comprendendo che l'entità dell'impegno finanziario è di sicuro rilievo, occorre sottolineare che si tratta di un'operazione per dare effettività al principio di uguaglianza del diritto alla mobilità", scrive Alessandro Barbetta.
Nelle stazioni in cui ci sono i montascale la situazione non è migliore. "Sono spesso fuori servizio -afferma Giovanni Merlo, direttore della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha)-. Quando furono installati si pensò che potessero essere una soluzione provvisoria a basso costo, ma si sono rivelati un fallimento, perché sono quasi sempre guasti. Solo la presenza degli ascensori garantisce a tutti la possibilità di prendere la metropolitana". La curiosità della linea 2 è che le stazioni nei comuni dell'hinterland est di Milano sono tutte inaccessibili ai disabili. Nel marzo del 2004 Comune di Milano, Provincia e Regione hanno firmato un protocollo che prevedeva un progetto pilota di abbattimento delle barriere architettoniche nella stazione di Cologno nord e lo studio di fattibilità per le altre 12 fermate del tratto extraurbano della linea verde. Il progetto pilota partirà entro la fine 2008: costo oltre 1 milione e 700 mila euro, versati dalla Provincia. Per le altre 12 stazioni, l'Atm stima una spesa di 30 milioni di euro. Non si sa chi (Comune, Provincia o Regione?) se ne farà carico.
NOSTRO COMMENTO…

Ribadiamo il concetto che i disabili farebbero meglio a starsene a casa e non rompere le scatole.

Detto questo se qualcuno vuole vivere una vita normale e andare in giro allora ci soffermiamo un attimo.

Io Fanale in pieno possesso delle mie quattro cellule retiniche sabato 15 marzo mi sono recato a Milano. Mazza che casino la metropolitana, in una stazione ho calpestato il LOGES, in molte altre ciccia.

In generale 30 milioni di euro sono una cifrona, se quei furbacchioni avessero fatto  i lavori prima o durante la progettazione ne avrebbero spesi meno, in ogni caso uscendo da milano centrale ho visto quel bel grattacielo della regione, buttiamolo giù oppure vendiamolo e con il ricavato rendiamo accessibile la città, gli amministratori lavoreranno  da casa così risparmiamo, noi contribuenti, le spese di trasferta e magari lavorano meglio visto che devono usare la corrente di casa loro, non inquinerebbero  e non perderebbero  tempo in riunioni in cui stanno a farsi  le pulci. Stando a casa inoltre magari lavano i piatti e devono sopportare la moglie e magari si buttano nel lavoro per sfangare le fatiche domestiche.
 


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