sabato 13 dicembre 2008

contro articolo

Publicato dalla NUOVA VENEZIA il 12/012/08...

 

Apprendiamo con dispiacere che un cieco residente a Venezia non ha preso con senso dell'umorismo un commento di un'impiegata  che inavvertitamente è rimasto registrato sulla segreteria del suo cellulare.

Prima di tutto noi di pianeta ciecagna, salvo insulti pesanti, da codice penale tanto per intenderci, siamo per l'umorismo. Lo subiamo e lo spargiamo a piene mani.

Il protagonista di questo episodio, secondo noi di pianeta ciecagna, si è perso dietro il suo handicap, con una buona dose di permalosità.

Era una buona occasione per avere in pugno, ironicamente parlando, un'impiegata dell'inps, invece cosa ha fatto? Ha buttato tutto sul pietismo, dando un'immagine di "intoccabilità" delle persone non vedenti.

Noi siamo solidali con l'impiegata dell'inmps, che sicuramente, se richieste, poteva fare le sue scuse a livello personale. Non ci sembra affatto necessario fare tutto questo trambusto. I problemi sono ben altri.

A dimostrazione che il nostro cieco non era interessato solo al messaggio sulla sua segreteria, ha rimarcato la sua condizione di non  vedente attraverso la nota sul suo cane guida, più buono dell'anno. Noi conosciamo molti cani guida che questo premio non lo hanno mai ricevuto ma  non la fanno tanto lunga.

Consigliamo al nostro amico, di riconsiderare il suo atteggiamento, secondo noi, troppo intransigente nei confronti dei "normodotati". Per quanto ci riguarda il nostro obiettivo e la nostra pretesa sono quelli di essere trattati come tutti, invece in questo modo ci si pone su un   piedistallo, dove nessuno ci puùò raggiungere.

Ripetiamo: è legittimo magari essere infastiditi, ma non farne un caso nazionale, non gli hanno mica tolto il posto di lavoro  o la pensione!

Non ci ricordiamo dove, ma ci sembra in giappone, i cani sono addestrati anche per portare il telefono a chi ha problemi alle braccia, quindi l'impiegata non ha sparato troppo  in alto.

Inoltre ci chiediamo: invece  di indignarci per delle sciocchezze, perché non ci inalberiamo per le barriere sensoriali, per esempio invadendo i media per sensibilizzare sulla necessità di usufruire di bancomat parlanti, avvisatori vocali delle fermate sui treni, città meno imfestate dalle barriere fisiche?

Invece di piantare tanto "casino" lavoriamo in silenzio ma in modo concreto e poco spettacolare. Noi dobbiamo fare lobby soprattutto tirando la giacchetta alle nostre associazioni di categoria, sempre più distratte su temi non vicini alle esigenze di chi vuol girare il mondo ed essere visto prima di tutto come individuo con le proprie peculiarità  e successivamente come individuo con disabilità.

In ogni caso chiediamo al nostro cieco se il suo cane per caso, visto che lavora in un casinò, non legge le carte al tavolo del black jack o è addestrato a recuperare le biglie della roulette?? Magari glielo chiediamo sulla sua segreteria telefonica!

Sergio prelato

Sergio polin

Marco Pronello

www.ianetaciecagna.net.

Ps. Abbiamo  spedito una copia del libro di "cronache dalla ciecagna",    all'impiegata dell'inps per far capire che abbiamo il senso dell'umorismo.

 

Nessun commento: