giovedì 25 dicembre 2008

a natale elemosina agli universitari.

   

NOSTRO COMMENTO IN FONDO..
"Sottoscrizione per i servizi ai disabili"
10-12-2008
La Repubblica

Il pedagogista ha lanciato il progetto con Alma Laurea. L´invito del prof: una bottiglia in meno alle feste di laurea. 
Canevaro: l´Ateneo non è accessibile, dobbiamo fare da soli. 
Il 12 un esponente dell'Onda sul palco con Epifani 
 
Ilaria Venturi 

BOLOGNA. Una sottoscrizione popolare per dare servizi agli studenti disabili che vogliono studiare all´Alma Mater. A lanciarla è il pedagogista Andrea Canevaro, con la fondazione Alma Mater e l´appoggio del rettore. Il suo invito parte da un piccolo esempio: «Alla festa di laurea stappate una bottiglia in meno e mettete quanto risparmiato in questo progetto». Invito anomalo, inedito.
Ma in un´università in cui i fondi calano di anno in anno «qualcosa bisogna pur fare». Una reazione a un´ingiustizia invisibile, ma bruciante: dal caso di Gerd Dani, studente iscritto ad Astronomia che ha perso il servizio di accompagnamento in Facoltà, alle cinque famiglie, denuncia Canevaro, che dopo aver aiutato i propri figli con disabilità a raggiungere il diploma si sono trovate le porte sbarrate in Università. «Non li hanno nemmeno iscritti perché hanno scoperto che l´università non è accessibile. Saperlo mi ha provocato una grande amarezza, ma anche la voglia di reagire. Le aule sono sparpagliate, gli orari delle lezioni non combinano: ci vuole un servizio di accompagnamento per questi ragazzi, le famiglie non ce la fanno, noi non ce la facciamo, la Regione, per una razionalizzazione delle risorse giusta, ma da verificare, non lo fa. Nel frattempo le risorse calano dappertutto e ciò che abbiamo perso non tornerà. Per questo è bene organizzarsi con nuovi progetti». Di qui l´iniziativa di azionariato popolare, un progetto intitolato a Gianni Selleri, «che ha sempre operato perché fossero riconosciuti i diritti delle persone con bisogni speciali e affinché queste potessero assumersi i corrispondenti doveri».
Il servizio di accompagnamento per i disabili, e non solo, ha subito riduzioni, dovute ai tagli, ma anche all´ultima Finanziaria che restringe le possibilità di fare contratti ai tutor. E poi c´è «una certa solitudine in cui operiamo», osserva Canevaro, che è delegato del rettore per la riduzione degli Handicap. «Le associazioni non ci sostengono come potrebbero, occorre un aiuto più solidale». Centinaia di cartoline saranno diffuse, proprio sotto Natale, con l´invito a un regalo: favorire l´autonomia degli studenti con disabilità. Ogni donazione, alla Fondazione Alma Mater (www. fondazionealmamater. unibo. it - tel. 0512091414) sarà restituita, tramite voucher assegnati con bando, agli studenti sotto forma di servizi: dall´accompagnamento all´assistenza a lezione, al tutorato per lo studio. Canevaro, con la Fondazione, e il Servizio disabili di Ateneo, che si occupa del coordinamento tecnico, ricorda: «Non è un´elemosina, ma un contributo per realizzare una parte della Costituzione». Quella che recita: «La scuola è aperta a tutti, i capaci e i meritevoli hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi». 

NOSTRO COMMENTO..

Dato che è natale non vogliamo  essere troppo cattivi, quindi ci limiteremo ad una riflessione non ironica..o quasi.

Questo ci sembra, più che una forma di raccolta fondi di  tipo popolare, una elemosina che solleva dalle proprie responsabilità costituzionali lo stato italiano.

Sia chiaro, noi non abbiamo niente contro il volontariato, indispensabile anche ai ciecati in diversa misura.

Ciò non toglie che uno studente, alto, basso, zoppo, cieco, ipovedente, e normodotato, hanno diritto ad andare all'università, questo diritto non può essere sostituito da iniziative di questo genere, che ci riportano indietro di eoni, epoche preistoriche.

Se non ci fosse alma mater, tutti a casa a piangere sull'ingiustizia del mondo?

Non funziona con queste cartoline, è deleterio, pur riconoscendo lo sgomento di queste persone di buona volontà di fronte a queste ingiustizie.

Dice bene il responsabile di questa iniziativa, le  associazioni se ne fregano spesso e volentieri, arroccate dietro i loro interessi. Quali interessi? Progetti finanziati spesso con una barca di soldi, che non servono a niente, mentre genitori che hanno figli che desiderano andare all'università, devono elemosinare un aiuto materiale per gli spostamenti.

Ma anche l'esenzione  dalle tasse universitarie spesso viene pagata con l'indifferenza delle amministrazioni universitarie, non ti faccio pagare le tasse universitarie, ma arrangiati per il resto.

E se la vogliamo  dire tutta, le tasse dovrebbero non pagarle gli studenti , indipendentemente dalla disabilità, ma in base al reddito. Infatti spesso ci chiediamo,le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento a che cosa servono. Gli studenti normo dotati, a ben guardare sono più svantaggiati, non hanno fonti di finanziamento se non la famiglia o  il lavoro.

Meno male che è natale altrimenti avremmo picchiato più duro. Aspettiamo dopo le feste.


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