lunedì 9 febbraio 2009

«A Bornasco togliete quelle barriere»

Nostro commento in fondo

La Provincia Pavese del 05-02-2009

«A Bornasco togliete quelle barriere»

La denuncia di un ispettore di polizia penitenziaria: «Chi è in difficoltà non può andare in banca e al bar»

La battaglia di un cittadino. Il sindaco: «Qui disabili non ce ne sono»



BORNASCO. Ha ingaggiato la sua personale lotta contro le barriere architettoniche da anni, ma senza risultato. Per Pietro Cossu, ispettore della polizia penitenziaria, è una questione di principio. E una battaglia di civiltà. Lui non è portatore di handicap. Giudica però l'insensibilità degli amministratori verso questo problema con negatività. «Ci sono delle situazioni davvero paradossali - spiega Cossu -. Come ad esempio la ringhiera di protezione davanti alla banca. Dopo il colpo, che ormai risale ad un anno fa, nessuno si è preoccupato di rimettere a posto».

«Così la vecchia ringhiera è ancora gettata lì davanti, mentre la nuova è fatta semplicemente con quattro assi di legno» dice ancora Cossu. Nel 2008 alcuni rapinatori presero di mira l'istituto di credito in centro paese, abbattendo la vetrina con il bancomate utilizzando un mezzo pesante.

Per riuscire nell'intento, ruppero naturalmente anche la balaustra davanti alla banca. Da allora, l'inferriata contorta è rimasta sul praticello in prossimità del marciapiede.

«Ma non è solo questo - prosegue Cossu -. Dove c'è la banca, c'è anche l'unico negozio di Bornasco. E il bar. Il tutto è sopraelevato. Per accedere, una rampa di dieci scalini. Mi spiegate come fa chi ha problemi a camminare?». Non solo disabili, ma anche gli anziani. Cossu è andato in Comune, ha parlato anche con i responsabili della banca. Tutti sono d'accordo con lui. Però la situazione non cambia. «A dire il vero - prosegue - il problema delle barriere architettoniche riguarda un po' tutto Bornasco. Per i disabili è davvero un grosso problema. Ma evidentemente non lo è per chi può decidere di intervenire». Per il sindaco di Bornasco, Michele Degnoni, le cose invece stanno in un altro modo.

«Lì è tutta proprietà privata del condominio, dove peraltro abita Cossu - è la sua replica -. Il Comune non c'entra proprio nulla e non può fare niente. Se ci sono interventi da fare, questi non toccano certo l'amministrazione. E' da vent'anni che quella casa è così. Ma i soldi che non vogliono spendere loro non può certo metterceli il Comune». Il sindaco non è d'accordo neppure sull'altro problema sollevato da Cossu. Le barriere architettoniche?

«Qui non servono - conclude il primo cittadino - perchè per fortuna di disabili, a Bornasco, non ce ne sono». 
 
 
 
Nostro commento ..
 
Ragazzi, non vogliamo  annoiarvi con queste  barriere, ma ce le tirano proprio.
Prima di tutto un sindaco che dice che dato che non ci sono disabili a bornasco e quindi non si può migliorare l'accessibilità per tutti e in particolare per chi potrebbe essere in difficoltà, mi sembra che dovrebbe mettere in ordinei suoi pensieri di amministratore.
Allora facciamo un censimento  della popolazione locale, e se sono tutti giovanie vannoa fare roccia, al posto di dieci gradini mettiamoci una parete del monte bianco.
Ci verrebbe la tentazione di fargli  fare un corso serale sulle leggi che deve rispettare e far rispettare  a chi  possiede locali aperti al pubblico.
Il nostro eroe della polizia penitenziaria, dovrebbe tradurre il sindaco un paio di giorni in stato difermo presso il bbagno penitenziale dove lavora. Così nessuno lo disturba e studia le leggi sull'abbattimento delle barriere architettoniche.
Brava anche la banca, lasciare in queste condizioni dopo una rapina la filiale.
A proposito adesso contattiamo i rapinatori e gli chiediamo, oltre che a rrirapinare la banca, di dare una spianatina anche agli  altri  ostacoli.
 

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