lunedì 9 febbraio 2009

Un mese nel buio per capire la cecità

La Repubblica del 04-02-2009

Un mese nel buio per capire la cecità

"Torino in Braille" propone una serie di iniziative sulla condizione dei non vedenti.

Letture e concerti bendati, percorsi tattili nei musei, viaggi in metro e cene oscurate



TORINO. Scoprire con leggerezza, ma anche con grande coinvolgimento emotivo e fisico, il mondo di chi vive nelle tenebre senza esserne schiavo. Entrare dentro un buio profondo, che è il mondo dei non vedenti, dove la cecità da limitazione si trasforma in un orizzonte nuovo. È l´invito che l´Apri, associazione piemontese retinopatici e ipovedenti, rivolge per il mese di febbraio a tutti i normodotati, ma anche ai ciechi, in occasione delle celebrazioni mondiali del bicentenario della nascita di Louis Braille, ideatore del sistema di scrittura e di lettura a rilievo per non vedenti.

«Lo stimolo alla conoscenza parte proprio da un´esperienza diretta» dicono all´Apri, e solo attraverso quella vicinanza reale (e non immaginata) alla cecità, si possono allora scoprire e comprendere le dinamiche e i meccanismi che la regolano. Un consiglio che è stato seguito alla lettera dall´attrice torinese Stefania Rocca, qualche tempo fa, quando, dovendo impersonare il ruolo di una donna non vedente, visse lei stessa da cieca, bendata, per alcune settimane, traendone questa riflessione: «La cecità ti fa affinare gli altri sensi. Impari a vedere con gli occhi del ricordo».

Fare esperienza, in ogni senso e attraverso tutti i sensi: questo è il filo conduttore di "Torino in Braille", che lega decine di appuntamenti "al buio" in programma in città a febbraio, e che culminerà nelle giornate del 20, 21 e 22. Partendo dal centro della città, in piazza San Carlo, dal 14 al 28 febbraio sarà visitabile la mostra fotografica che la rivista Colors e Fabrica presentano in esclusiva a Torino, una raccolta di immagini e di storie di uomini e donne non vedenti, pubblicatelo scorso anno su un numero monografico dedicato alla cecità, mentre su sette palazzi del centro storico, negli stessi giorni, si proietteranno scritte e frasi in linguaggio braille. Anche il Museo Egizio partecipa il 21 febbraio con una propria proposta di percorso di visita bendati, attraverso le già scure sale dello Statuario. Un gioco serio che si può provare a fare anche al Pav, Parco Arte Vivente, ma il 12 e il 19 di questo mese.

Il gusto è invece il senso che emerge più prepotentemente nei percorsi sensoriali organizzati in circa trenta ristoranti e locali notturni affiliati a Confesercenti, dove per tutto febbraio si potranno trovare al tavolo anche i menu in braille. E anche l´udito avrà un suo spazio dedicato, per esempio alla Libreria Coop di piazza Castello, che nell´ambito di "Torino in Braille" presenta un ciclo di letture al buio durante le quali gli ascoltatori saranno immersi in una sala completamente buia e verranno guidati dalle voci degli speaker. Due iniziative, infine, originalissime: la prima è un giro bendati in metropolitana, che Gtt e Apri promuovono per domenica 22 febbraio, la seconda invece un dj set unicamente da ascoltare, un live che i Soulful terranno presso il Magazzino di Giancarlo ai Murazzi, la notte di sabato 21.

di Guido Andruetto



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